A scuola la sua insegnante di lettere, Rossana Dalla Bella sospetta, dal modo in cui si esprime nei temi, che Veronica scriva poesie, per cui le chiede di mostrargliele. Con riluttanza, non perché é timida, ma molto riservata, acconsente.
E l'insegnante ha modo di scoprire che, fra i suoi versi, c'é quel "qualcosa in più" che qualifica la vera poesia.
Il 15 aprile 1981, dopo tanti andirivieni dall'ospedale di Bologna, scrive la poesia "La natura in primavera". Il 27 maggio, giorno di compleanno del suo papà, scrive :"Una grossa festa per un grande papà". Il 9 giugno,dopo aver assistito ad una recita scolastica di poesie di cui era stata entusiasta, scrive "Io ho".
Seguiranno : "tramonto si tramonto", "Luna e stelle"e "Alba é la tua ora"
Durante una vacanza a Cortina d'Ampezzo, é incuriosita dallo Stadio del Ghiaccio, grande e moderno, e vedendo che tanti stanno pattinando Veronica chiede di provare. E' un piacere vedere come lei, sotto la guida di un'insegnante, mostri un'immediata confidenza coi pattini. Veronica non vorrebbe mai staccarsi da quella pista lucida e lo fa solo con la promessa di ritornare. La volta seguente chiede di esaudire un suo desiderio: eseguire il "volo d'angelo". Alla fine della lezione l'insegnante chiede di poter parlare con i genitori, per sapere se davvero sono solo due volte che Veronica pattina sul ghiaccio, perché ha un comportamento troppo naturale e spontaneo per librarsi disinvolta ed aggraziata ed aggiunge:..."sembra nata per pattinare, per ballare".
Al ritorno scrive: In armonia col vento" e "Passeggiando" . E' un periodo abbastanza sereno, che vive con profonda partecipazione "...mi piace camminare nei boschi, nel verde,tra i fiori, ho l'impressione che le piante mi parlino. Forse é solo frutto della mia fantasia, ma provo tanta gioia." Scrive sulla sua piccola agenda.
Trascorse le vacanze estive, Veronica ritorna felicemente a scuola dove ritrova i suoi amici, il suo ambiente. Col nuovo anno scolastico riprende anche quello di danza classica, altra sua grande passione, che affina maggiormente il suo spirito, facendole apprezzare la musica classica di cui comincia a prediligere e a conoscere alcuni brani.
Gli impegni scolastici non limitano comunque il suo bisogno di continuare a scrivere le sue poesie. Di quel periodo sono infatti le sue liriche, che cominciano ad irrobustirsi. "Il quadro e il pittore", porta la data del 23 ottobre, una settimana dopo scrive "Non si torna indietro" e ancora "Qua e là fra la natura".
Costante é il suo bisogno di scrivere, il 30 novembre, dopo un ritorno dall'ospedale, scrive la poesia "Il destino nascosto", di cui Veronica dirà in una sua intervista "...descrive un po' quello che é il senso della vita secondo me..."
Ora che se la cava con i pattini Veronica ha una ragione in più per fare visita agli zii di Lugano, dove c'é una bellissima pista di pattinaggio e così può divertirsi a gareggiare con suo cugino coetaneo Alfonso, al quale é molto legata.
Un'altra primavera sta avanzando e Veronica, sempre molto attiva, continua ad occuparsi di mille piccole e grandi cose. A volte l'assiduità delle terapie la rende triste, ma fortunatamente a queste crisi si alternano giorni felici ed allegri. Sta crescendo in fretta, ha già una sua forte personalità, molto più sviluppata della sua età.
Dopo che la mamma si aggiudica un torneo aziendale di tennis, si appassiona a questo sport e chiede di essere seguita da un maestro perché : "é importante iniziare con una buona impostazione".
Con entusiasmo i genitori di Veronica aderiscono all' appello del prof. Guido Paolucci di Bologna, che auspica la nascita di un'associazione, costituita da genitori, per colmare il gran vuoto esistente fra, quanto previsto dalle istituzioni e le nuove esigenze che continuano ad emergere. Si tratta di una straordinaria occasione per poter svolgere un ruolo attivo in una situazione che, sinora, li ha visti subire supinamente, una sorte tanto tremenda.
Il giorno 8 maggio 1982 presso il Policlinico S-Orsola-Malpighi di Bologna nascerà l'AGEOP (Associazione Genitori Ematologia Oncologica Pediatrica) che in breve tempo conseguirà risultati straordinari per migliorare la qualità della vita dei piccoli pazienti, delle loro famiglie che provengono da ogni parte d'Italia e dell'attività dell' équipe medica.
(Questa fortunata esperienza si rivelerà utile anche per l'ospedale di Parma, dove a Veronica è stata diagnosticata la sua malattia. Nel dicembre del 1984, grazie anche all'impulso di un giovane e onnipresente medico, Giancarlo Izzi, nascerà a Parma l'Associazione Noi per Loro, che si darà gli stessi obiettivi statutari dell'AGEOP).