Ma all'età di dieci anni, ecco arrivare la prima "onda importuna" che le "barriera" il percorso.
Nell'aprile del 1980, dopo un periodo preceduto da una febbre inspiegabile, dall'ospedale di Parma arriva la diagnosi tremenda: leucemia linfoblastica acuta.
Inizia un pesantissimo trattamento previsto dai protocolli dell'epoca, che in poco tempo trasformano un essere, che sembrava esplodere di salute e vitalità, in una reclusa alla quale sono persino vietate le visite, per evitare le infezioni causate dalla caduta delle sue difese immunitarie.
La fase di aggressione della malattia viene superata ma, dopo un periodo di relativa tranquillità, un'altra terribile notizia viene data ai genitori: il controllo del midollo spinale mostra i segni di una ricaduta. In quegli anni il significato di un simile verdetto non lascia alcuna speranza: le terapie non sono più in grado di fermare la leucemia per cui la prognosi é infausta. Per quanto disperati, i genitori non si arrendono.
Contro il parere dei medici di Parma, decidono di andare a Bologna, dove esiste una struttura di eccellenza per la cura delle leucemie infantili. A Bologna avviene un miracolo: si scopre che a Parma é stato commesso un errore nella lettura dei vetrini del suo midollo. Dopo qualche giorno di ricovero Veronica e i suoi genitori tornano come rinati da Bologna, con una gioia indescrivibile e la rinnovata speranza nella guarigione, mentre la terapia continua.
Questa terribile esperienza, resa ancor più triste da ciò che ha potuto vedere in un centro specializzato, al quale accorrono piccoli pazienti da ogni parte d'Italia, sembra non aver segnato Veronica in modo profondo.
La sua voglia di vivere e di tornare a fare la sua vita di sempre subito prevalgono. Unico, grande cruccio, la perdita dei capelli lunghi e neri di cui va tanto fiera provocata dai farmaci antileucemici. Ma Veronica vi pone rimedio con una serie di baschetti colorati, che porta con gran disinvoltura, dando al suo abbigliamento un tocco particolare, che accentua la sua già spiccata personalità.
Quando, a settembre, comincia l'anno scolastico, Veronica é pronta ad iniziare le medie, dove si farà subito notare per un componimento, che le procurerà un riconoscimento in un concorso nazionale.
I rapporti con la scuola e soprattutto con i suoi compagni di classe, per Veronica sono molto gratificanti.
Con alcuni compagni mantiene anche scambi di lettere e da queste si evince che Veronica non é soltanto un'amica disponibile ad aiutare, ma anche una confidente e una consigliera.
Arriva la primavera e anche la sua salute sembra rinascere. Non c'é traccia di malattia sul suo volto sempre abbronzato, non c'é traccia di dolore nel suo sorriso aperto e luminoso.